Innovazione e sostenibilità grazie all’agricoltura biologica – Monastero di Montebello, Isola del Piano (PU)

 

Un incontro fra tanti operatori nazionali ed europei, ma anche giornalisti, consumatori, personaggi della cultura e dell’economia, amministratori e politici per fare il punto della situazione ed elaborare programmi per il futuro.

Bioeuropa rappresenta una occasione molto importante per tutto il settore dell’agricoltura biologica, il nostro è un comparto in crescita, il Biologico non è più una nicchia – sono le parole di Francesco Torriani, Presidente di Con Marche Bio – A livello europeo il mercato è cresciuto di quattro volte, la superficie interessata è più che raddoppiata, quindi si sta creando una differenza sempre maggiore tra i consumatori interessati e i produttori  ma anche la classe politica che stenta a capire le esigenze di questa domanda, Bioeuropa è l’occasione per programmare le tappe per questo settore che deve crescere dal punto di vista qualitativo e quantitativo”.

 Giovanni Battista Girolomoni è il padrone di casa: “Noi da sempre qua al Monastero di Montebello apriamo le porte a discussioni importanti che riguardano il mondo dell’agricoltura, dobbiamo capire come unire le forze tra agricoltura locale e una serie di movimenti internazionali, dai quali da una parte ci dobbiamo difendere e dall’altra rappresenta notevoli opportunità di esportazione di prodotti di qualità”

Presente al convegno anche Andrea Oliviero, Vice Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega all’Agricoltura biologica: “Per noi è importante confrontarci con chi ha maturato una esperienza nel settore, e siamo qui perché in questa area sono state fatte cose importanti, ma in primo luogo sono qui per dare risposte, c’è una forte domanda di Biologico e purtroppo l’offerta non è altrettanto forte, i nostri meccanismi burocratici non consentono uno sviluppo adeguato del settore, dobbiamo quindi incentivare maggiormente a quanti andranno ad avviare una attività produttiva, dobbiamo ridurre il carico burocratico su tutta l’agricoltura, ma soprattutto abbiamo bisogno che la nuova direttiva europea risponda puntualmente alle richieste, cioè più sostenibilità e più attenzione alla socialità, tocca ora a noi tradurle in normativa”

 

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