“La linea ferroviaria Fano – Urbino deve restare un bene pubblico. La Regione dovrà valutare ogni possibile proposta, decidere e dare un futuro a questa linea che rappresenta un elemento prezioso del territorio regionale e della sua comunità.” Questo l’impegno assunto oggi dal Consiglio regionale con la Mozione presentata dal Consigliere regionale Pd, Andrea Biancani e sottoscritta dai consiglieri pesaresi, Minardi, Talè e Traversini.

“Dopo circa trent’anni di immobilismo – afferma Biancani – finalmente si delinea una strategia precisa d’intervento. La Regione, che è l’ente territoriale più vicino ai cittadini potrà valutare tutti i progetti di recupero e utilizzo del tratto, decidere e dare un futuro a questa linea di comunicazione evitando così il rischio che sia spezzettata, venduta a privati e perdere, quindi, la sua identità e integrità sociale e storica.”

La Mozione approvata, impegna , infatti, il Presidente e la Giunta Regionale ad attivarsi con urgenza per avanzare, nelle forme stabilite dalla legge, secondo i principi di economicità, rapidità, efficacia e miglior contemperamento dei vari interessi in gioco, in forza del decreto di dismissione della linea dal compendio di interesse statale, la richiesta di acquisizione dell’intero compendio dell’ex ferrovia Fano Urbino, aree di sedime ed ex stazioni, possibilità già espressamente ribadita nella nota del 3 luglio 2015, pervenuta alla Giunta regionale dalla Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in modo da conservare il bene in mano pubblica e impedirne lo spezzettamento a vantaggio di privati, anche e sopratutto in considerazione del fatto che la Regione rappresenta a tutt’oggi l’unico ente pubblico territoriale in grado di acquisire la struttura.

Una delle proposte da valutare è la creazione di una tratta per i residenti, una pista ciclabile, da unire a quella già esistente Fano – Pesaro e creare un percorso turistico di grande interesse per il territorio. Come pure va valutato se esiste un interesse da parte dei privati per il ripristino.

“Inutile richiedere strumentalmente, come fanno i 5 Stelle, per la terza volta al Ministero, se vi è l’interesse dello Stato al recupero del tratto ferroviario, che per ben due volte, l’ultima è stata data lo scorso luglio 2015, ha risposto negativamente. – Ha detto Biancani – Responsabile invece è la proposta Pd di lasciare aperta la strada a tutte le soluzioni e affidare alla Regione la possibilità di valutare quella che risulterà la migliore per lo sviluppo del territorio e delle popolazioni che lo vivono. Un progetto che sarà portato all’attenzione della Commissione consiliare e dei Comuni interessati.”

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