Fano, 13 febbraio 2018 – È italiana la seconda residenza artistica di Refest- Immagini e Parole sui Percorsi dei Rifugiati, il progetto del programma Europa Creativa che ha lo scopo di raccontare, attraverso la creatività e la passione di 32 artisti di diverse discipline, le storie e i percorsi dei rifugiati. Il progetto è promosso da quattro associazioni attive nell’ambito culturale nel proprio paese: Passaggi Cultura per l’Italia, Fondazione Montemadrid per la Spagna, Organ Vida per la Croazia e Urban per la Bosnia.
La residenza artistica italiana, cominciata a Bologna lunedì 12 febbraio, terminerà domenica 18 febbraio a Fano. Il gruppo che partecipa è composto dai poeti italiani Flavia Novelli (Roma) e Loris Ferri (Pesaro), le illustratrici spagnole Marìa Peña Coto e Ishara Solis, le fotografe bosniache Imrana Kapetanović e Vanda Kljajo e quelle croate Maša Bajc e Dea Botica.
Gli artisti lavoreranno a Bologna fino a giovedì, in collaborazione con l’associazione MondoDonna Onlus. Giovedì sera si sposteranno a Fano, dove li attendono realtà diverse, più raccolte e già avviate nel processo d’integrazione. Qui incontreranno sia una famiglia siriana sia Collins, la giovane mamma camerunense che nell’ottobre del 2015 ha partorito Divane, il suo secondogenito, a bordo della nave Dignity imbarcazione di Medici Senza Frontiere impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo.
Attraverso queste esperienze gli artisti entrano pienamente in contatto con il tema specifico della residenza italiana dedicato ai diritti delle donne migranti. Queste donne sono “soggetti vulnerabili – spiega Carolina Rondina di Passaggi Cultura – e spesso sono state vittime di violenza e di discriminazione nei loro paesi di origine. Inoltre, una volta arrivate in Europa, si confrontano con la nostra società che ha più di un secolo di storia nelle battaglie per la parità uomo-donna e per l’affermazione di una cultura di genere. Qual è il risultato di questo confronto? I contenuti del progetto ospitato a Fano e a Bologna si interrogheranno, quindi, sulla condizione della donna migrante come soggetto di diritti individuali che non possono essere soffocati né da regole religiose né da pratiche tradizionali etniche.”
Tutte e quattro le residenze si svolgeranno nel mese di febbraio. Ognuna lavora su un aspetto distinto del tema generale; ‘donne migranti’ per l’Italia, ‘identità’ per la Spagna, ‘tracce’ per la Croazia e ‘casa’ per la Bosnia. Il gruppo di artisti si sposterà entrando in contatto con i richiedenti asilo, scoprendone le storie, gli itinerari, le abitudini e le speranze. Poi uniranno le loro forze e competenze per esprimere artisticamente queste esperienze attraverso la creazione di opere che verranno esposte durante la prossima edizione dei Festival organizzati dalle quattro associazioni: Passaggi Festival per Passaggi Cultura, Balkan Photo Festival per Urban, International Photography Festival per Organ Vida e Festivalito de Villaverde per Fondazione Montemadrid.
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