Con 38.711 euro in media sono quelli che hanno chiesto più finanziamenti. Ma per la CNA la lettura del dato non deve intendersi solo in chiave negativa

 

PESARO – I più indebitati con mutui e prestiti? Sono i pesaresi con 38.711 euro in media. Nella classifica regionale sono seguiti dagli anconetani con 37.129 euro e dai maceratesi con 34.000 euro. I meno esposti, verso banche e finanziarie, sono gli ascolani con 32.339 euro e i fermani con 32.162 euro. I dati sono del Centro studi della CNA su numeri forniti da Banca d’Italia ed Eurisc.

Un pesarese su tre (33,9 per cento) sta pagando le rate di un mutuo o di un prestito. Quelli con più prestiti in corso sono i toscani (41,2%) mentre in fondo alla classifica ci sono i trentini (18,3%).

Un pesarese su tre sta pagando un mutuo o ha chiesto un prestito per acquistare l’auto nuova, la moto, un elettrodomestico, un computer o lo smartphone ultimo modello. Nel 2017 il 33,9 per cento delle famiglie residenti nella nostra provincia è indebitata con banche o finanziarie, con una percentuale in crescita rispetto al 32,8 dell’anno precedente. La rata media mensile pagata dai pesaresi è di 381 euro per un indebitamento complessivo medio di38.711 euro.

I pesaresi si rivolgono alla banca o alla finanziaria di fiducia non solo per acquistare o ristrutturare case ma anche per comprare l’auto, per andare in vacanza, per cambiare la lavatrice, la caldaia o il televisore ma anche per pagarsi le cure mediche o per far fronte ad una spesa imprevista e urgente.

Secondo le elaborazioni del Centro Studi della Cna Marche, su dati Banca d’Italia e Eurisc, nel 2017 i debiti delle famiglie sono aumentati del 2,2 per cento rispetto anno precedente, per complessivi 13,5 miliardi di euro. Ma a chi si rivolgono i pesaresi per chiedere soldi in prestito?

“Soprattutto alle banche (95,6 per cento) e solo in minima parte (4,4 per cento) alle società finanziarie per prestiti finalizzati al credito al consumo. Le famiglie pesaresi e marchigiane in genere cercano di rispettare le scadenze delle rate. Nell’ultimo anno i crediti deteriorati delle famiglie consumatrici sono scesi dal 13,3 all’11,8% e le sofferenze sono passate dal 7,8 al 7,4 per cento.

“L’indebitamento dei pesaresi – afferma il segretario della CNA, Moreno Bordoni – non è da leggersi solo in chiave negativa. In molti casi si tratta di prestiti, finanziamenti e mutui che imprese e cittadini scelgono non sempre perché costretti ma anche come forma di pagamento che diluisce nel tempo l’investimento fatto. Negli ultimi dodici mesi – afferma il segretario CNA – i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono aumentati dell’1,2 per cento e si è fortemente rafforzata la crescita del credito al consumo, che ha fatto un balzo dell’8,7 per cento. Soprattutto per l’acquisto di beni durevoli. Sono segnali positivi per l’economia della nostra regione perché se aumentano i consumi delle famiglie cresce anche il sistema produttivo delle piccole imprese. Nel 2017 il seppur lieve miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, in virtù di un mercato del lavoro in ripresa e dell’aumento del reddito disponibile, ha favorito l’irrobustimento della domanda di credito per sostenere progetti di spesa rinviati negli anni precedenti. Tutto lascia prevedere che anche nel 2018 i flussi di credito continueranno a crescere, a meno che l’instabilità politica non incida negativamente sulla crescita economica”.

Secondo l’analisi del Centro Studi Cna Marche su dati Eurisc, l’indebitamento medio dei marchigiani è di 34.868 euro, al nono posto tra le regioni italiane. Al primo posto si piazzano i lombardi con 42.644 euro e in fondo alla graduatoria i calabresi con appena 22.224 euro.

Un marchigiano su tre (33,9 %) sta pagando le rate di un mutuo o di un prestito. Quelli con più prestiti in corso sono i toscani (41,2%) mentre in fondo alla classifica ci sono i trentini 18,3%.

Un esborso medio mensile di 361 euro. A tanto ammonta la rata che deve pagare un consumatore marchigiano rispetto ai 415 euro di un trentino e ai 301 euro di un calabrese, che si trovano al primo e all’ultimo posto di questa graduatoria.

Quali sono tra i marchigiani le forme di finanziamento più diffuse? Secondo i dati Eurisc, elaborati dal centro Studi Cna Marche il 42,6 per cento del credito è richiesto per prestiti finalizzati all’acquisto di determinati beni o servizi quali auto, moto, elettronica, elettrodomestici, articoli di arredamento e viaggi. Al secondo posto troviamo i prestiti personali (32,3 per cento) chiesti dalle famiglie per garantirsi una certa liquidità e per fare nuovi progetti di vita legati ad una aspettativa di miglioramento del quadro economico generale. Infine i mutui per l’acquisto di abitazioni che coprono il 25,1 per cento dei prestiti e scontano un mercato immobiliare che negli ultimi anni è stato a lungo bloccato ed ancora stenta a ripartire.

A chiedere i finanziamenti per i mutui e gli acquisti a rate sono per oltre il 50 per cento i consumatori tra i 35 e i 50 anni ma sono in crescita anche le richieste di giovani tra i 18 e i 34 anni, soprattutto per l’acquisto di abitazioni.

 

30/05/2018

 

In foto: Moreno Bordoni, segretario CNA di Pesaro e Urbino

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