Al termine di attività di un’attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Urbino,  personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Urbino ha identificato e denunciato tre donne di origine marocchina, rispettivamente una madre di professione badante 44enne e due figlie di 24 e 20 anni, resesi protagoniste dell’aggressione ad un’altra badante all’interno del reparto di medicina del locale Ospedale civile.
Il fatto risale allo scorso mese di febbraio quando, all’interno di una stanza del reparto facevano irruzione le tre su citate donne, che dopo aver avvicinato una badante italiana che stava assistendo un anziano, iniziavano ad insultarla, accusandola di aver rubato loro il lavoro.
Avendo notato che un’altra badante, presente sul posto, stava riprendendo la scena con il proprio telefono, le tre donne le si scagliavano contro e solo l’intervento del personale infermieristico, attirato in loco dalle grida, poneva termine all’aggressione.
Conseguentemente le predette venivano denunciate in stato di libertà per lesioni, disturbo del riposo altrui e delle occupazioni e violazione di domicilio.
Infine, sempre il personale del Commissariato di P.S. di Fano, a conclusione di una mirata indagine, risalente anch’essa al febbraio scorso, ha denunciato un ventiduenne urbinate, già noto alle FF.OO., per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare il predetto, ritenuto essere al centro di una consolidata attività di spaccio, veniva incolpato di di aver fornito marijuana ad un gruppo di 5 giovani, di età compresa tra i 16 e i 20 anni, nella zona del centro storico urbinate. Al 22enne, nella medesima circostanza, veniva anche notificata la misura di prevenzione dell’avviso orale del Questore di Pesaro.

Previous post

Presentata alla Consulta del Turismo la Ciclovia Adriatica

Next post

Salvata giovane coppia e cane ferito, sotto la falesia del San Bartolo

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.