Il nuovo Piano Sociale della Regione Marche è in arrivo. Le fasce più deboli sono la questione su cui il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, anche capo delega per i servizi sociali e Sistema sanitario è incaricato di decidere in questo periodo. Nelle prossime settimane verrà redatto, non solo il piano sanitario regionale, ma anche il piano sociale, che stabilirà come andranno spesi i fondi per il welfare e soprattutto quanto verrà istituito per i servizi ai disabili, alle famiglie, ai giovani e ai non autosufficienti. La decisione chiaramente andrà anche a pesare su tutti gli operatori e i tutori che si curano di offrire direttamente i servizi.

Lo fa notare la Segretaria Generale Cgil di Pesaro e Urbino Simona Ricci che in una circolare denuncia tutti i tagli subiti dai servizi sociali negli ultimi anni. Nel 2015 il denaro preposto è stato ridotto all’osso: da 30 milioni che la regione destinava, si è tagliato del 90% cioè a 3 milioni. Una scelta politica avvenuta quando già precedentemente i Fondi Nazionali avevano ridotto la somma istituita da 1,5 miliardi a 290 milioni.

Viene da chiedersi con tutti questi tagli come mai ancora si parli di welfare nella nostra regione e con che fondi ci si occupi delle fasce più deboli. La sindacalista evidenzia come il Fondo Sociale Europeo dedicato alle innovazioni ed ai servizi aggiuntivi in ambito sociale, abbia non solo fino ad ora compensato le carenze di budget, ma si sia sostituito ai fondi che la regione dovrebbe elargire. Nella mail la sindacalista spiega come non sia stato semplice farlo per i grandi vincoli preposti al loro utilizzo.

E mentre, secondo una ricerca del 2016 della CGIL nazionale, le Marche sono tra le prime regioni per incidenza della spesa sanitaria sul bilancio complessivo, per ciò che riguarda la spesa sociale sono terzultime, prima del Molise e della Sicilia.

L’appello della sindacalista va infine a Comuni e Regione: “non lasciamo soli i più deboli, le politiche sociali sono l’ago della bilancia per uno sviluppo equo e sostenibile”.

 

 

Previous post

Maltempo: a Pesaro e Tavullia chiesto lo stato di emergenza

Next post

Bruno Radicioni al Castello di Gradara

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.