La notte scorsa, il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Pesaro, ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 45, residente a Pesaro, già noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di tentato omicidio.

I fatti risalgono alle ore 23.00 del 7 aprile scorso, allorché alla Sala Operativa della Questura di Pesaro giungeva una segnalazione relativa alla presenta presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, di un individuo armato di una katana (spada tradizionale giapponese).

Immediatamente venivano inviate due volanti, che già si trovavano nei pressi dell’Ospedale in quanto impegnate in attività di controllo. Gli operatori, entrati nei locali del Pronto Soccorso notavano una persona che, brandendo una spada, sferrava fendenti contro un infermiere. Senza esitare i Poliziotti si precipitavano contro l’aggressore nel tentativo di bloccarlo. In particolare uno degli agenti, con sangue freddo e determinazione, si gettava contro l’uomo proprio nell’istante in cui questi sferrava con forza un colpo mirato alla testa dell’infermiere, riuscendo a deviare il fendente e con l’aiuto dei suoi colleghi, a disarmarlo e immobilizzarlo.

Dagli accertamenti esperiti emergeva che il su citato 45enne si era poco prima presentato al Pronto Soccorso armato di katana, probabilmente alla ricerca di alcune persone con le quali aveva avuto un alterco nel corso della stessa serata (in proposito sono in corso approfondimenti). La presenza di un soggetto armato non era però sfuggita ad un addetto alla vigilanza dell’ospedale che aveva tentato di bloccarlo all’ingresso. L’uomo aveva però reagito violentemente, prima colpendo con una testata il portiere, quindi tentando di attingerlo con dei fendenti. La pronta reazione di quest’ultimo, che riusciva a parare i colpi utilizzando l’asta di una flebo, evitava conseguenze più gravi. Subito dopo però, la furia dell’aggressore si rivolgeva contro un infermiere accorso in auto dello stesso portiere, infermiere che veniva salvato dall’intervento dei poliziotti. La successiva perquisizione dell’abitazione del 42enne portava al rinvenimento ed al sequestro di ulteriori due katane. Nella circostanza un agente, così come il portiere e l’infermiere, riportavano lesioni e contusioni, giudicate guaribili in periodi da 7 a 15 giorni, per le quali venivano sottoposti alle cure dal caso.

L’uomo veniva quindi arrestato e trattenuto presso la celle della Questura a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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