È arrivato in libreria TINA, il nuovo romanzo di Alessio Torino. Lo scrittore urbinate, che per questo suo romanzo breve ha lasciato Urbino e l’Appennino per Pantelleria, racconta la vacanza che cambia tutto quando nella vita di una famiglia tutto è ormai cambiato.
Tina, la sorella gemella Bea e la mamma sono a Pantelleria senza il babbo – lui, a tradimento ormai scoperto, è rimasto a Urbino con la giovane amante. L’isola diventa un mondo di scoperta, e mentre Bea si fa bella, Tina (che tutti prendono per un maschio) armata di retino libera il mare dalle meduse spiaccicandole sul cemento e – rendendoci la realtà attraverso i suoi occhi – ci mostra tutti i limiti degli adulti.
Lo stile pulito, la lingua accurata, la natura in cui ci si immerge e i personaggi che la animano (vivi e veri nelle loro contraddizioni) ne fanno un romanzo raro nel rispetto che porta al lettore. Non c’è compiacimento, nulla è superfluo.
TINA è una novella che il critico letterario Goffredo Fofi – recente ospite al festival “Urbino e le città del libro” – ha accostato a Agostino di Moravia: entrambe le opere raccontano quel momento in cui si abbandona l’infanzia, quando la conoscenza è sofferenza. Perché, come dice la mamma di Tina: “La felicità dei bambini è la cosa più crudele che esista”.
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