I Carabinieri di Marotta hanno tratto in arresto L. N. 35enne del posto trovato in possesso di 700 grammi di marijuana, 20 grammi di cocaina, una pistola giocattolo ed un fucile mitragliatore AK 47 noto come kalashnikov.

Il 35enne era solito spacciare lungo le strade ma ogni tentativo di avvicinamento a sorpresa era stato vanificato dalla presenza di due cani di grossa taglia che l’uomo aveva sempre con se. I militari a questo punto decidono di appostati difronte alla sua abitazione. Gli spacci erano meno frequenti ma le condizioni di osservazioni migliori. Dopo molte ore arriva il cliente, entra nell’abitazione per poi uscirne dopo pochi minuti. La pattuglia controlla il cliente e trova nascosto in un pacchetto di sigarette una dose di cocaina.

Avuta la certezza dello spaccio i militari hanno atteso le condizioni propizie per accedere a sorpresa ed in sicurezza nell’abitazione dell’uomo. All’imbrunire, appena è uscito di casa per portare a passeggio i cani, i carabinieri hanno colto il momento propizio. Entrati in casa è iniziata la perquisizione ed hanno trovato marijuana dappertutto: parte ancora in un grosso bustone, parte già lavorata e confezionata e parte già compressa sottovuoto tramite un apposito macchinario di cui aveva la disponibilità, bilancini, materiale di confezionamento e tanto denaro. In un angolo anche l’attrezzatura per coltivare la marijuana in casa, ormai in disuso, probabilmente poiché divenuta insufficiente a generare i volumi di stupefacente di cui l’uomo aveva bisogno.

Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno trovato una scacciacani senza tappo rosso. Questo scoperta inedita ha spinto gli uomini ad una perquisizione più approfondita e mirata alla ricerca di armi. Difatti dopo poco sono saltati fuori da un intercapedine munizioni da guerra ed un fucile mitragliatore AK 47 noto come kalashnikov, avvolto in uno straccio, perfettamente funzionante e lubrificato.

Tale armi, notoriamente utilizzate dalla malavita per assalti ai furgoni blindati o quando serve una robusta azione di fuoco, raramente sono state individuate nell’area ed è inverosimile che uno spacciatore possa averne necessita.

E’ ipotizzabile che il kalashnikov sia stato dato in custodia ma la fuga di notizie finite sulla stampa ha compromesso ogni ragionevole possibilità di individuare la provenienza dell’arma dalla così elevata potenzialità offensiva.

L.N., chiusosi in un silenzio assoluto, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione di armi e munizioni da guerra nonché spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto in carcere. Il Giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nei confronti dell’uomo la custodia cautelare in carcere.

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