Questa mattina si è tenuto un incontro tra la direzione di Marche Nord e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria CGIL, CISL, UIL, FIALS e NURSING UP sulla gestione dell’emergenza COVID-19.

Il Direttore Generale Maria Capalbo ha elogiato tutto il personale sanitario di Marche Nord per il lavoro straordinario che sta facendo in questi giorni e ha rassicurato le organizzazioni sindacali che “al momento nessun dipendente, tra quelli che sono stati messi in quarantena, circa una cinquantina, ha sintomi. Un dato indicativo del fatto che l’azienda, già prima del 26 febbraio, giorno in cui è arrivato il primo caso di Coronavirus a Marche Nord, ha adottato tutte le misure necessarie per proteggere il personale e i pazienti”.

Un lavoro importante – aggiunge il direttore – fatto in questi giorni da tutti che ha permesso di mappare e monitorare la situazione ora per ora con una professionalità straordinaria per un’emergenza senza precedenti. In poche ore abbiamo adattato l’attività dell’azienda per dare ai pazienti il massimo delle cure possibili. Per reperire posti di rianimazione abbiamo rimodulato l’attività dei reparti, sospendendo l’attività programmata sia sul presidio di Pesaro che sul presidio di Fano, garantendo il massimo della qualità delle cure per le urgenze e i tumori, classificate in classe A. Abbiamo allestito una terza rianimazione a Fano dotando l’azienda di posti letto fondamentali per curare i pazienti più gravi, chiudendo temporaneamente il punto nascita del Santa Croce. Un assetto che ha permesso di recuperare personale e assorbire tutte le persone messe in contumaciale, tanto che ad oggi nessuno è stato costretto a fare turni in più. Tutto il personale in quarantena sta per essere rimpiazzato con 24 infermieri che entreranno in servizio tutte entro la prossima settimana. Importante anche le risorse aggiuntive e dedicate stanziate dalla Regione per far fronte a questa vicenda. Il primo infermiere è in attività da questa mattina”.  

In merito alla carenza di mascherine a livello regionale anche qui, Marche Nord si è attivata già dal 31 gennaio scorso, per reperire tutti i dispositivi di protezione individuali necessari per proteggere il personale sanitario e gli utenti e costituire adeguato livello di scorte. “Il mercato nazionale e internazionale – spiega il Direttore Amministrativo Antonio Draisci – per le forniture di questi dispositivi è fortemente in crisi già da tempo, per ovvi motivi. Gli attuali livelli di scorta consentono di scongiurare situazioni di carenze presso tutte le unità operative anche con una continua attività di monitoraggio e ripristino delle dotazioni. Solo nella giornata di oggi dalla regione sono arrivati 1.400 dispositivi facciali filtranti FFP2/FFP3 e 60 mila mascherine chirurgiche”.

I rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, FIALS e NURSING UP si uniscono a ringraziare “tutto il personale del comparto sanitario e della dirigenza medica per gli sforzi che stanno compiendo in questi giorni. Un lavoro che ci auguriamo non venga dimenticato appena finita l’emergenza Coronavirus. Siamo soddisfatti che la direzione di Marche Nord abbia accolto la nostra richiesta di incontro urgente, richiesta già da alcuni giorni, ma la gestione dell’emergenza era prioritaria. Siamo soddisfatti che la direzione di Marche Nord ha dato disposizioni al Servizio Personale aziendale di garantire ai professionisti in quarantena, messo in isolamento domiciliare fiduciario, il riconoscimento dell’orario di servizio, con nessuna decurtazione dello stipendio, considerandolo come un periodo di ricovero. Inoltre, vogliamo ringraziare anche chi in queste ore ha fatto una donazione importante che ha permesso di avere una dotazione di dispositivi di protezione personali adeguata alle esigenze. Continueremo a monitorare che sia al personale sanitario che ai pazienti sia garantita l’incolumità. Bene le 24 assunzioni di infermieri e il nuovo assetto organizzativo che daranno respiro al personale che quindi non viene chiamato ad un lavoro supplementare”.

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