Presentata l’edizione 2020, il sindaco: grande sforzo organizzativo e formule inedite, non rinunciamo alla bellezza e diciamo al mondo che siamo vivi

Ricci: «Edizione straordinaria del Rossini Opera Festival per continuare a rinascere nel segno della cultura»

PESARO – «Il Rossini Opera Festival è la vetrina di Pesaro nel mondo. E questo è l’anno in cui sono più orgoglioso di quello che si sta facendo. In un momento in cui il teatro, la musica e i concerti stanno subendo una crisi storica impensabile, avere avuto la capacità di riorganizzare e ripensare in poche settimane un evento del genere, che ha bisogno di una programmazione pluriennale, è davvero qualcosa di straordinario». Matteo Ricci sottolinea «lo sforzo organizzativo» in sede di presentazione dell’edizione 2020 del Rof, al teatro Rossini. «Abbiamo vissuto mesi di dolore ma vogliamo rinascere nel segno della cultura. Stiamo mandando segnali precisi, uno dopo l’altro, in questa direzione. Dal primo spettacolo teatrale post-covid con Celestini, al primo festival con pubblico e ospiti dal vivo dopo il lockdown (Popsophia, ndr). Passando per le lanterne in centro decorate dagli Amici della Ceramica, il cinema all’aperto e il teatro al Miralfiore». Con il Rof «diciamo al mondo che siamo vivi. Con grandi novità: il teatro riallestito nel segno della sicurezza, l’arena per l’opera all’aperto in piazza del Popolo e una sezione autunnale della manifestazione (dal 1 al 29 novembre), inedita, che può esercitare grande richiamo. Non vogliamo rinunciare alla bellezza della musica di Rossini», osserva il sindaco, affiancato dal sovrintendente Ernesto Palacio e dal presidente del Rof Daniele Vimini. Che commenta: «Un’edizione straordinaria per i tempi che stiamo vivendo. Sarà il primo festival al mondo a tenersi sia all’aperto che al teatro. Uno sforzo reso possibile dal fatto di non essersi mai persi d’animo durante i periodi più difficili. Con un ragionamento importante attorno ai luoghi: il teatro riuscirà ad ospitare quasi 180 persone. La piattaforma allestita per la copertura della platea, dove suonerà l’orchestra, consente il distanziamento tra i musicisti e regala alla città un nuovo salone coperto, essendo al livello del palco. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio che ha supportato questo investimento e contribuirà anche al rifacimento, nei prossimi mesi, del sipario che si apre ai lati. Tutto quanto sarà possibile vedere e ascoltare in piazza del Popolo sarà una cartolina che resterà nel cuore dei pesaresi».

CARTELLONE – L’edizione 2020 del Rossini Opera Festival si terrà dall’8 al 20 agosto. Il Festival sarà preceduto dalla rappresentazione in piazza del Popolo della «Petite messe solennelle», ultimo capolavoro sacro di Gioachino Rossini, che andrà in scena giovedì 6 agosto, alle ore 20.30. L’evento, che di fatto aprirà la 41esima edizione del Rof, sarà dedicato alle vittime della pandemia. Il programma del Rof, riadattato per tutelare al massimo la sicurezza di artisti e pubblico, prevede due location: al teatro Rossini verrà proposta una nuova produzione, «La cambiale di matrimonio», in programma l’8, 11, 13, 17 e 20 agosto. L’orchestra suonerà in platea e il pubblico assisterà allo spettacolo dai palchi. L’altro luogo utilizzato per gli spettacoli sarà piazza del Popolo dove sono in programma, il 12 e il 15 agosto, due date del «Viaggio a Reims» e i sei concerti con orchestra tenuti da alcuni tra i principali interpreti rossiniani d’oggi: Olga Peretyatko (9 agosto), Nicola Alaimo (10 agosto), Jessica Pratt (14 agosto), Juan Diego Flórez (16 agosto), il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna ed Alessandro Corbelli (18 agosto), Karine Deshayes (19 agosto). La prima recita de «La cambiale di matrimonio» (8 agosto), in scena al teatro Rossini, sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito web del festival, per dare l’opportunità ai tanti spettatori che non potranno essere a Pesaro di mantenere il proprio legame con la manifestazione anche a migliaia di chilometri di distanza. Nell’annunciata sezione autunnale (dal 1 al 29 novembre) in calendario il concerto finale dell’accademia rossiniana Zedda (1 novembre); una selezione dei Péchés de vieillesse eseguita dal pianista Alessandro Marangoni (14 novembre); tre recite del Barbiere di Siviglia messo in scena da Pier Luigi Pizzi al Rof 2018 (25, 27 e 29 novembre) e diretto da Michele Spotti e due recite del Viaggio a Reims di Emilio Sagi ripreso da Elisabetta Courir. Tre nuove produzioni annunciate per il Rof 2021 (dal 9 al 21 agosto): Moïse et Pharaon, diretto da Giacomo Sagripanti e messo in scena da Pier Luigi Pizzi; Il Signor Bruschino, con la direzione di Michele Spotti e la regia del duo Barbe & Doucet; Elisabetta regina d’Inghilterra, affidata al direttore Evelino Pidò e al regista Davide Livermore. In più una versione scenica dello Stabat mater, curata da Massimo Gasparon e diretta da Jader Bignamini.

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