Oltre 60.000 euro netti in iniziative per i dipendenti – in tutto circa trecento – per ringraziarli dello sforzo e del coraggio profusi che hanno permesso agli ospiti della Comunità di vivere protetti, nonostante l’emergenza sanitaria. Ma le condizioni e il carico di lavoro, la difficoltà a fronteggiare problemi complessi, dalla paura del contagio alla stanchezza per il maggiore impegno, insieme alla necessità di rivedere più volte l’organizzazione, hanno generato uno stress senza precedenti tra gli operatori. L’amministratore unico Ferruccio Giovanetti si è trovato quindi impegnato su due fronti: tutelare il personale e tutelare gli ospiti. «Abbiamo dovuto reinventare il programma giornaliero – spiega – e adattare le attività terapeutiche al difficile periodo di isolamento. Cerchiamo di stare loro vicino, e per non fargli mancare l’affetto delle famiglie, in questi momenti di chiusura, abbiamo incrementato i contatti sfruttando la tecnologia: chiamate più frequenti e video-collegamenti».

Provvidenzialmente, già il 2019 si era concluso con la promessa da parte dell’amministratore unico di Gruppo Atena, Ferruccio Giovanetti, di implementare le misure messe in atto per valorizzare la centralità del dipendente, in un’azienda che del dipendente ha fatto la sua arma vincente. Nelle strutture del Gruppo Atena alloggiano ospiti con un vissuto problematico o difficile: pazienti psichiatrici, tossicodipendenti e persone colpevoli di reati, anche gravi. L’alleanza terapeutica e la complicità tra ospiti, da una parte, e medici, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi ed educatori, dall’altra, è quindi fondamentale. Da questa collaborazione si misurano il benessere e la qualità di vita di chi, per un motivo o per l’altro, è ospite delle nostre strutture.

Tuttavia, anche i sanitari – di tutte le formazioni – sono pur sempre persone e oltre ad avere sofferto delle restrizioni del lockdown, come tutti noi, si sono dovuti fare carico di una situazione completamente inedita. Consapevole dell’importanza che la soddisfazione dei dipendenti produce in termini di qualità e produttività del lavoro e che tale soddisfazione è determinata anche dall’equilibrio tra vita lavorativa e personale, nonché dalla sostenibilità del potere d’acquisto, Gruppo Atena ha deciso di implementare politiche e strumenti innovativi di incentivazione, volti all’incremento del benessere dei dipendenti: secondo Giovanetti, l’investimento più importante.

Per ringraziare i dipendenti dello sforzo lavorativo richiesto durante il periodo del lockdown, l’amministrazione ha voluto riconoscere a tutti i collaboratori un buono per l’acquisto di servizi e prodotti nei mesi di marzo e aprile. A partire dal 24 febbraio l’azienda si è inoltre impegnata costantemente nel fornire quotidianamente a tutti i dipendenti i dispositivi di protezione individuale necessari per tutelare al meglio la loro salute e quella dei pazienti e a divulgare un’adeguata informazione e formazione sulla particolare situazione che stavano vivendo. Ancora, consapevole dell’importanza del supporto psicologico determinato anche dalla contingentata emergenza Covid-19, l’azienda si è impegnata a garantire a tutti i dipendenti il servizio settimanale di Sportello di Ascolto Psicologico, gestendo i colloqui anche in modalità remota, nel rispetto delle norme previste per il contenimento dell’emergenza da Covid-19.

Nel mese di giugno, vista la chiusura degli asili nido e le difficoltà riscontrate dalle lavoratrici e dai lavoratori nel coniugare la gestione dei figli e i turni di lavoro, l’azienda ha attivato un centro estivo a titolo gratuito rivolto ai figli dei dipendenti di età compresa tra 0 e 10 anni, offrendo un programma di attività ludico-ricreative che ha coinvolto i bambini per tutti i mesi estivi, sino alla riapertura di asilo nido e scuola primaria.

Nel mese di settembre il Gruppo Atena ha messo a disposizione del proprio personale il Fondo di Integrazione Sanitaria «Cooperazione Salute». Il Piano Sanitario prevede il rimborso delle spese per le prestazioni di alta specializzazione eseguite indipendentemente dal ricovero, in presenza di prescrizione del medico curante, indicante la patologia accertata o presunta per la quale la prestazione viene richiesta.

«Investire sulla centralità del dipendente – spiega Giovanetti – è parte integrante fondamentale della mission aziendale: per offrire un servizio riabilitativo di qualità si deve e si può partire solo ed esclusivamente da un dipendente soddisfatto e motivato». D’altra parte, sono state messe in campo immediatamente tutte le misure necessarie, non appena la pandemia è arrivata in Italia: «Abbiamo bloccato tutti gli accessi alle strutture dall’esterno e condotto monitoraggi continui sul personale e sugli ospiti tramite indagini con test sierologici e tamponi-Covid-19 a tappeto. Abbiamo monitorato i sintomi per garantire un’efficace sorveglianza sanitaria In questo modo s’è cercato di prevenire situazioni pericolose».

Pochi i casi di persone positive al SARS-CoV-2: «Per fortuna e grazie a una diagnosi precoce e al tempestivo intervento di isolamento e quarantena – continua Giovanetti – abbiamo potuto mettere in atto tutte le misure di sicurezza, riuscendo così a limitare la diffusione del virus e mantenere questi pochi casi come isolati».

Il fatturato complessivo del Gruppo Atena per l’anno 2019 ammonta a circa 15000.000 euro. Da questi gli utili sono stati circa 120.000 euro. Dunque, circa il 50% degli utili aziendali (i menzionati 60.000 euro) sono andati a iniziative a supporto dei nostri dipendenti.

Chi siamo

Fondato e gestito dal Dottor Ferruccio Giovanetti, imprenditore attivo nel campo della sanità e del sociale da oltre trent’anni, il Gruppo Atena accoglie persone in difficoltà afflitte da disturbi psichiatrici, che vengono seguite da personale specializzato e qualificato. Gestiamo otto strutture nel Montefeltro, che offrono diversi livelli di assistenza e accoglienza in base alle esigenze dei nostri ospiti: Atena, Serenity House, Molino Giovanetti, Molino del Rio, Hotel della Salute, Ca’ Cecco e Casa Badesse (con la Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza – REMS), tutte nella provincia di Pesaro, e Villa Oasi, nella Repubblica di San Marino.

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