Due operai cinesi senza permesso di soggiorno mentre altri sette erano in nero sui quaranta totali.

Questo è il primo bilancio dopo i controlli effettuati in sei fabbriche tra Urbania e Cagli, aziende impegnate nel comparto delle confezioni moda e accessori.

L’operazione è stata condotta nel pomeriggio dai Carabinieri della Compagnia di Urbino assieme ai Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Pesaro Urbino ed il personale del locale ispettorato del lavoro con quello di Area Vasta 1.

Inoltre è stata constata l’assenza delle norme igienico sanitarie e per il contenimento del Covid-19. Trovati dormitori privi di termosifoni dove alloggiavano anche minori. Chiuse le attività per il ripristino delle condizioni di sicurezza ed igiene.

Due aziende invece sono state sequestrate. Sanzionati tre imprenditori per una somma complessiva di 28.300 euro, un altro classe 1990 è stato denunciato per non aver rispettato le norme sul lavoro e sull’immigrazione. Proseguono le indagini.

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Francesco Pierucci

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