Una lista non particolarmente originale e per di più senza particolari approfondimenti quali obiettivi, costi, verifica di avanzamento. Il tutto assomiglia più ad un libro dei sogni, così lo definisce il PD di Urbino. Stiamo parlando del piano di comunicazione del Comune di Urbino presentato venerdì scorso al Teatro Sanzio di Urbino. Come ogni volta puntualmente il Comune presenta un piano che a prima vista, leggendolo sembra un bel piano, pieno di buone intenzioni, e di desideri vari, ma poi all’atto pratico, puntualmente non si trovano elementi che determinano azioni concrete per la sua realizzazione. Cosa serve allora spendere soldi e non concretizzare nulla? Il sindaco parla di industria del turismo, quando in 7 anni non ha fatto altro che occuparsi di ordinaria manutenzione. Il turismo è un settore molto complesso, che interessa molte altre categorie economiche, a dimostrazione che non basta avere un piano per portare turisti e per creare un vero settore che generi occupazione ed economia per il territorio. E’ un settore che va pianificato con anni di anticipo, su cui bisogna investire e su cui occorre generare una vera e propria rete di interessi.

E’ pur vero che siamo ancora nel bel mezzo di una pandemia, ma tanti altri Comuni si sono organizzati, lo stanno facendo, stanno sostenendo le imprese del comparto, le stanno coinvolgendo in un percorso di ripresa. Anche negli anni passati l’amministrazione Gambini li chiamava “Piani”, ma sono solo liste di desideri in cui c’è scritto di tutto, su cui si dice che occorre attirare tutte le tipologie di turisti, ma poi non esistono argomentazione che esplicano come fare e con quali risorse. Occorre invece prevedere azioni definite, valutare i target sui quali rivolgersi, monitorare quali risultati vengono ottenuti, in sintesi ci vuole metodo di approccio. Quando si vuole accontentare tutti, alla fine non si accontenta appieno nessuno.

E una grave carenza: il mancato coinvolgimento degli operatori, ai quali non basta ricevere l’invito per la conferenza stampa di presentazione, ma al contrario andrebbero coinvolti tutto l’anno, incontrandoli, ascoltandoli, pianificando insieme le azioni da compiere.

L’amministrazione Gambini si è sempre detta pronta all’ascolto, l’assessore Cioppi ha avuto tutto l’inverno per ascoltare, ma in questo caso sembra che l’ascolto sia solo di pochi fortunati, pochi amici degli amministratori. Questa non vuole essere nemmeno più una critica, ma un appello ai cittadini, perchè come PD siamo delusi, delusi pienamente, dato che in questi 7 anni si sarebbe potuto costruire una strategia, che avremmo potuto anche sostenere nell’interesse dei cittadini. Ed invece la città si sta svuotando, i cittadini se ne vanno, i nostri giovani, mai coinvolti come anche in questo caso, continueranno ad andarsene.

Il problema è di fondo e si riassume nella mancanza di metodo e nella mancanza di strategia, occorre perciò un vero cambiamento se si vogliono raggiungere i risultati indicati.

Previous post

Partito Democratico Urbino: "Eravamo preoccupati per la fuga di primari e i nostri timori sono diventati realtà"

Next post

Vaccini anti-Covid per i cittadini marchigiani con comorbidità della fascia 50-59 anni

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.