Sottoscritta dai parlamentari umbri e marchigiani in modo trasversale rispetto alle appartenenze politiche


Il progetto pone al centro una fitta rete di iniziative per celebrare i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro

GUBBIO (01/07/2021) – Le lettere dei sindaci di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e di Urbino, Maurizio Gambini, indirizzate ai parlamentari eletti in Umbria e nelle Marche hanno già portato risultati positivi.  I due primi cittadini avevano posto il tema  delle Celebrazioni per i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, previste per il prossimo anno, chiedendo che venisse confezionata una proposta di legge a sostegno dell’importante anniversario. Il messaggio è stato immediatamente recepito e il documento è stato presentato e depositato alla Camera dei Deputati.  La proposta di legge, che si propone di istituire un Comitato d’Onore per le celebrazioni dedicate a Federico da Montefeltro, è stata sottoscritta in modo del tutto trasversale rispetto alle appartenenze politiche.  I firmatari sono Walter Verini, Vittorio Sgarbi, Alessia Morani, Riccardo Marchetti, Lucia Annibali, Filippo Gallinella, Simone Baldelli, Mirella Emiliozzi, Luca Paolini, Catia Polidori, Emanuele Prisco e Rachele Silvestri.

“Puntare su un uomo universale come Federico da Montefeltro – si legge nella premessa della proposta – significa puntare sul meglio dell’umanità e sostenere il progetto per le celebrazioni del VI Centenario della nascita di Federico da Montefeltro significa investire nel rilancio dell’Italia e della sua immagine nel mondo, ricordando che Urbino è stata nominata dal New York Times meta d’interesse mondiale per il 2020. Nella storia italiana, infatti, Urbino si è resa protagonista di assoluta importanza per l’Italia soprattutto in epoca Umanistica e Rinascimentale: celebrare Federico, dunque, vuol dire cogliere una straordinaria occasione per diffondere il senso di quel Rinascimento, di quell’Umanesimo integrale di cui si sente enormemente l’urgenza. Un appuntamento di grande rilevanza culturale per il Paese, nonché un’occasione di promozione turistica che può generare significative ricadute economiche e un’opportunità di sviluppo delle relazioni internazionali. A tale scopo si istituisce un Comitato nazionale con il compito di promuovere e diffondere, attraverso un adeguato programma di celebrazioni e di manifestazioni artistiche e culturali, la figura e l’opera di Federico da Montefeltro”.

Il commento dei Sindaci Stirati e Gambini: «Siamo davvero felici che la nostra proposta sia stata accolta e sostenuta dai parlamentari umbri e marchigiani in modo trasversale. Auspichiamo che essa possa trovare riscontro in Parlamento e che le celebrazioni Federiciane siano l’occasione per riscoprire a livello nazionale e internazionale la figura di un uomo legato ai nostri territori, che segnò profondamente le sorti dell’arte, della cultura e della politica del Rinascimento italiano».

Il progetto pone al centro una fitta rete di iniziative culturali tra Urbino, capitale del ducato e sede, nel celebre palazzo, di una colta e raffinata corte, e Gubbio, che secondo un’antica tradizione diede i natali al duca e fu dallo stesso Federico particolarmente amata, tanto da divenire sede di una seconda residenza ducale, il palazzo che Federico si fece erigere da Francesco di Giorgio Martini e che ospitò il celeberrimo “studiolo” oggi a New York.

La proposta delle celebrazioni del 2022, nata sulla spinta di Gubbio e Urbino, è stata formalizzata al Ministero competente. Il Comitato promotore interregionale è presieduto dal professor Franco Cardini e ha come tesoriere – segretario il professor Tommaso Di Carpegna Gabrielli Falconieri.

Oltre ai due Comuni, hanno aderito al Comitato Promotore la Regione Umbria, la Regione Marche, la Galleria Nazionale delle Marche, la Direzione regionale musei dell’Umbria, l’Università degli Studi di Urbino “ Carlo Bo” di Urbino, l’Università degli Studi di Perugia, l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la Diocesi di Gubbio, l’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e S. Angelo in Vado e l’Accademica Raffaello di Urbino.

 

 

 

 

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