NEL CORSO DELL’ANNO 2021 DECEDUTI ALMENO 24 CAPI. RALIZZATE DUE VASCHE ABUSIVE PER LA RACCOLTA DELLE DEIEZIONI DEI BOVINI

Ancona, 24 gennaio 2021 – Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione di Arcevia (AN) hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona il presidente e un dipendente di un allevamento sito nel territorio della Vallesia, per aver cagionato gravi sofferenze a circa 1.000 capi di bovini da latte. Gli animali erano tenuti in stalla in precarie condizioni igieniche tali da determinare l’insorgere di numerose patologie con la conseguente morte di un consistente
numero di capi accertata nel corso del 2021. Le attività di sopralluogo e veri fica si sono svolte a seguito di specifica segnalazione pervenuta dall’Associazione “Essere Animali” e sono state eseguite dei Carabinieri Forestali con l’ausilio del Servizio Veterinario di Senigallia (AN) per quanto concerne le condizioni di benessere degli animali e con quello di ARPAM per quanto attiene la qualità delle acque di abbeverata dei bovini e laregolarità degli scarichi dei rifiuti di stalla.
Nel corso delle indagini i Carabinieri Forestali hanno riscontrato il decesso di 24 capi nell’anno 2021, abbattuti per eutanasia o macellazione di urgenza per gravi traumi riconducibili a patologie, quali rottura o lussazioni degli arti cagionati da una presenza in eccesso di letame all’interno della stalla che aveva comporrtato condizioni di pavimenti scivolosi.
Nel corso della verifica è stata inoltre accertata la presunta realizzazione illecita di due manufatti abusivi per raccogliere le deiezioni degli animali, della dimensione rispettivamente di 300 e 600 metri quadrati, realizzati senza alcuna autorizzazione e privi del nullaosta paesaggistico.
Accertata anche la gestione di tonnellate di rifiuti non pericolosi, costituiti da liquami e reflui di origine animale, stoccatii in quantitativi eccessivi e smaltiti illecitamente nel terreno.
Per i fatti accertati, sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziara competente il detentore degli animali e il responsabile legale della cooperativa zootecnica per gli ipotizzati reati di maltrattamento di animali e gestione illecita di rifiuti non pericolosi e per aver realizzato opere senza i necessari titoli edilizi e paesaggistici..
I presunti responsabili rischiano le pene previste dal codice penale e dal codice ambientale oltre che dal testo unico sull’edilizia e codice del paesaggio con pene che vanno fino a 27 mesi di reclusione e multe fino a 45.000 euro.
La società cooperativa che gestisce l’allevamento, con sede legale in un comune della Vallesina è stata infine denunciata per la responsabilità amministrativa connessa al reato di gestione illecita di rifiuti; la coopoerativa rischia di essere condannata a pagare le quote previste dal Decreto Legislativo n. 231/2001, per un ammontare compreso tra 64.500 € e 387.250 €.

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