La lunga vicenda di dissesto finanziario che dal 2018 interessa il Comune di Fratte Rosa (Pesaro Urbino) vede oggi un importante traguardo raggiunto dopo più di quattro anni: il 3 maggio scorso, infatti, la Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali (Cosfel), istituita presso il Ministero dell’Interno a Roma, ha dato parere positivo all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato presentata dal Comune. Ciò significa che da oggi Fratte Rosa potrà tornare a programmare interventi e spese di investimento per il futuro e a riorganizzare strutture e servizi al di fuori dagli strettissimi vincoli che, fino a ora, sono stati imposti. La situazione di disavanzo permane, ma l’approvazione del bilancio da parte della Cosfel certifica la riduzione del deficit e soprattutto valuta positivamente la capacità del Comune di assicurare, per il futuro, gli equilibri di bilancio e la copertura dei servizi indispensabili alla popolazione. Questo risultato arriva dopo un percorso burocratico complesso che ha impegnato gli Amministratori e gli Uffici e che, nel 2020, ha subito un importante rallentamento dovuto anche al periodo pandemico. Alle difficoltà operative si è aggiunta una non sempre facile interlocuzione con gli uffici ministeriali: per un piccolo comune può essere molto difficile anche solo individuare gli interlocutori cui rivolgersi.

Il Comune, comunque, può ora continuare con maggior consapevolezza e con gli strumenti giusti la strada verso la chiusura della procedura di dissesto, in un periodo in cui, nonostante le difficoltà, sono state intercettate importanti risorse per progetti rilevanti per la comunità amministrata.

“Con una proposta economica e finanziaria sostenibile è stata dimostrata la buona volontà di voler proseguire l’attività amministrativa. Si è evitato, quindi, il commissariamento di Fratte Rosa che sarebbe stato un danno per i cittadini”. Così il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, sull’approvazione del bilancio da parte della Cosfel.
“La gestione dei fondi del Pnrr senza governance politica sarebbe stata complicata. Soprattutto senza fare assunzioni che servono per poter svolgere quelle progettualità. Inoltre, governare in dodicesimi sarebbe stato come andare con il freno a mano tirato – prosegue – Non si è trattato di un dissesto finanziario dovuto a una malversazione o a un comportamento amministrativo scorretto, ma a una spesa imprevedibile di fronte a una sentenza”.
“È giusto ora che questa opportunità sia di buon governo, di correttezza finanziaria e per poter spendere i fondi del Pnrr che abbiamo a disposizione per rilanciare Fratte Rosa”, conclude Carloni.

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