Il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, è stato nominato presidente della Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1. L’assemblea si è riunita nuovamente oggi con due punti all’ordine del giorno: la nomina del presidente e la discussione e analisi del quadro sanitario regionale in merito al piano di riordino delle reti cliniche che, secondo la disposizione della giunta regionale, dovrà essere applicato entro il 1 gennaio 2016.

L’elezione è avvenuta alla quasi unanimità con 24 sindaci presenti. «Sono felice – è il commento del neo-presidente Gambini – della fiducia che i sindaci hanno riposto in me, anche se si è notata l’assenza della parte di amministratori più legati al Pd. Iniziamo da subito a lavorare per redigere lo statuto e il regolamento interno, in modo da fissare gli obiettivi e regolamentare i lavori dell’Assemblea. E’ l’inizio di una nuova era, in cui le posizioni espresse in questa sede dovranno essere considerate e ascoltate, in virtù del ruolo consultivo di questo organo.

Il tema della sanità ha un’importanza prioritaria per il territorio e i sindaci che rappresentano i cittadini devono avere la possibilità di esprimersi e di avere voce in capitolo. Il mio auspicio è che tutti i sindaci, indipendentemente dalle forze politiche a cui appartengono, siano uniti nel portare avanti insieme le istanze volte a migliorare l’assistenza sanitaria dei nostri cittadini contro il depauperamento dei servizi che l’attuale piano di riordino regionale ha previsto, mi impegnerò a lavorare in questa direzione».

La prima azione è già stata messa sul piatto ed è rivolta al presidente della Regione, Luca Ceriscioli: «Questa assemblea ha votato all’unanimità, con i sindaci presenti, la bocciatura del piano di riordino delle reti cliniche, così come ci è stato presentato in questa sede un mese fa dal direttore generale Asur Marche, dottor Alessandro Marini, e dal direttore di Area Vasta 1, dottor Carmine di Bernardo. Sappiamo che il presidente Ceriscioli si è mostrato aperto ad alcune modifiche, chiediamo che queste modifiche siano illustrate a tutti i sindaci, in modo che tutti possano avere concezione dello sviluppo del quadro sanitario locale, e chiediamo anche che le altre necessità avanzate in questa assemblea vengano considerate».

«Siamo stati, inoltre, tutti concordi nel chiedere alla Regione di applicare la legge nazionale con il decreto Balduzzi, che prevede per le emergenze e urgenze nelle zone disagiate delle strutture di pronto soccorso anche laddove il bacino di utenza è inferiore agli 80mila abitanti. E’ stato introdotto anche l’argomento dell’ospedale unico, su cui i sindaci chiedono un confronto, ma anche questo deve rientrare nel quadro di applicazione della legge nazionale». 

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