Notte movimentata negli alloggi di edilizia popolare di Madonna del Ponte di Fano.

S.D.S., 40enne casalinga di origini napoletane ma fanese di adozione dopo essere stata aggredita dal compagno ha chiesto aiuto al 118.

Sul posto insieme all’ambulanza è intervenuta una gazzella dell’aliquota Radiomobile dei carabinieri di Fano, che hanno rintracciato l’infortunata riversa a terra nei pressi di una delle finestre del suo appartamento, dal quale provenivano le urla e le frasi sconnesse del compagno, F.D.L., 40enne disoccupato di Lucrezia.

L’infortunata ha riferito ai carabinieri operanti che dopo qualche riga di cocaina che aveva assunto poco prima con il compagno, questi aveva perso totalmente il controllo di sé e dopo aver bloccato dall’interno la porta di casa, l’aveva aggredita cercando di colpirla con un grosso coltello, tanto che la donna per mettersi in salvo era stata costretta a lanciarsi dalla finestra, rimanendo ferita ad una gamba.

Mentre i sanitari la soccorrevano, i carabinieri hanno fatto irruzione in casa e bloccato F.D.L. che stava tentando di disfarsi della droga che deteneva: un piccolo market delle droghe più diffuse che comprendeva una trentina di grammi di hashish, 10 di cocaina e 3 di eroina, un bilancino di precisione, ritagli di plastica a forma circolare utilizzati per confezionare le dosi e circa 300 euro in banconote di piccolo taglio.

L’infortunata è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro dove i locali sanitari l’hanno dovuta ricoverare al reparto di ortopedia per le plurime fratture che aveva riportato durante la caduta; ne avrà per almeno trenta giorni.

Il compagno è stato trasportato invece presso il nosocomio fanese perché né i carabinieri né i sanitari del 118 erano riusciti a calmarlo. Entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti; per F.D.L. è scattato un secondo arresto per lesioni aggravate. I giudici del tribunale di Pesaro, concordando le richieste del pubblico ministero dr. E. Napolillo, li hanno convalidati entrambi, applicando a F.D.L. la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cartoceto.

Per S.D.S. i giudici hanno dovuto convalidare l’arresto in sua assenza: nelle stesse ore si trovava in sala operatoria per ridurre la gravità delle fratture riportate. Le indagini dei carabinieri non sono concluse. Sono in corso le audizioni dei numerosi clienti identificati grazie ai contatti recuperati dal telefono di F.D.L., che durante l’operazione continuava a squillare ed a ricevere messaggi con richieste di incontri alquanto esplicite.

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