La capogruppo: «Giunta regionale impegnata ad attuare una legge ancora al palo dopo 5 anni»

 

Approvata all’unanimità la proposta di dare completa attuazione alla legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis, finora un’incompiuta. «Il voto odierno dimostra attenzione verso coloro che, adulti come bambini, abbiano bisogno di un antidolorifico ai cannabinoidi per patologie gravi e invalidanti oppure nel caso non risultino efficaci altri trattamenti», ha detto la capogruppo dei 5 Stelle, Marta Ruggeri, al termine del dibattito odierno in consiglio regionale.

Presentando la sua mozione all’assemblea, Ruggeri ha invitato gli altri consiglieri a dare slancio alla legge regionale numero 26 del 2017, «ancora inattuata». Ha proseguito Ruggeri: «Ho ricevuto segnalazioni di molteplici difficoltà e disagi a causa della burocrazia, fin troppo pesante al momento di presentare la richiesta per accedere all’uso della cannabis terapeutica. Spesso l’ostacolo sono i medici contrari a prescrivere questo tipo di medicinali e a tale proposito è evidente quanto siano necessari i corsi di formazione e aggiornamento prescritti dalla legge regionale, fermi però al palo».

Si deve inoltre migliorare la distribuzione dei farmaci a base di cannabinoidi: «Sono troppo poche le farmacie marchigiane che ne dispongano. Nel Fermano non ce ne sono affatto e i pazienti sono costretti a viaggi fuori provincia per trovare il prodotto». La mozione impegna inoltre la Regione a effettuate monitoraggi periodici, a promuovere accordi con il livello ministeriale e avviare almeno un progetto pilota per produrre nelle Marche preparati terapeutici di origine vegetale, a base di cannabis.

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