Alle ore 05 di ieri 22 aprile,nella provincia di Pesaro e Urbino, in Savona, Tortoreto, Taranto e Fasano,i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Urbino unitamente a quelli dei comandi territorialmente competenti, hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare – 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Urbino Dott. Vito SAVINO, nei confronti di soggetti resisi responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli spacciatori, che come accertato, trattavano considerevoli quantitativi di sostanza stupefacente (chilogrammi per quanto riguarda la Marijuana ed etti per la cocaina), potevano contare su una clientela vasta ed eterogenea che andava dall’imprenditore, all’operaio, dallo studente universitario a ragazzi ancora minorenni di età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Ingegnosi infine risultavano i c.d. “imboschi”, ossia i posti in cui lo stupefacente veniva occultato, come ad esempio l’asciugamani elettrico dei locali, o cavità naturali ricavate all’interno di alberi ecc.Le investigazioni, hanno consentito di appurare che l’illecita attività, volta a creare un vero e proprio rapporto di fidelizzazione con i tossicodipendenti attraverso la cessione a credito dello stupefacente, con conseguente accumulo di debiti da parte degli stessi acquirenti, era caratterizzata anche da condotte estorsive e furti.

Gestivano il remunerativo mercato dello spaccio nelle zone di Urbania, Cagli, Fossombrone e Fermignano, in virtù del fatto che, avendo conservato saldi i rapporti con la loro terra d’origine risultava per loro molto agevole l’approvvigionamento di stupefacente da immettere poi nei mercati locali. L’indagine, iniziata nel mese di febbraio 2014 dalla segnalazione di un furtivo passaggio di un “involucro” all’interno di un Bar in Urbania tra un giovane albanese e un ragazzo del posto, ha permesso, di accertare le responsabilità penali di tutti gli arrestati, riuscendo altresì ad assegnare ad ognuno di essi un ruolo ben definito. L’attività ha consentito di identificare:

    • MEROLLI Martin, un 23enne albanese, giocatore nel Santa Cecilia Calcio (la società è estranea ai fatti, così come i compagni di squadra), punto di raccordo tra i vari soggetti protagonisti della vicenda. Suo riferimento il cugino CANO Erandi.

    • CANO Erandi, 26 enne albanese, disoccupato, gestiva una fiorente attività di spaccio in Cagli e si avvaleva di due distinti canali di approvvigionamento, l’asse Roma-Cagli e quello Cesenatico-Cagli;

    • IZIERI Ali, 25enne macedone, è collaboratore di Merolli, nonché custode della sostanza stupefacente. Ha comunque dimostrato di avere una propria autonomia organizzativa andando ad acquistare cocaina con BARATTO Giuseppe presso XHAHYSA Bruno.

  • BARATTO Giuseppe, detto il Calvo, 36enne, nato a Taranto, residente a Fermignano, attualmente pescatore, risulta in stretti rapporti di amicizia e frequentazione con Merolli, Olimpio Giovanni e IZIERI Ali. Si proponeva come autista per i rifornimenti di droga tanto da essere poi già arrestato a Lanciano nel maggio scorso insieme a DOMI Xhevair.

  • DOMI Xhevair, detto Xheva, 24enne albanese, proveniente da Savona e stabilitosi a Cagli. Trattava esclusivamente cocaina. Nelle prime fasi operava congiuntamente con CANO, successivamente si approvvigionava in Lombardia e Abruzzo.

  • SPANESHI Murat, 24enne, cittadino albanese, fornitore di rincalzo di DOMI Xhevair.

  • OLIMPIO Giovanni, detto Giovi, 27enne, cittadino italiano, residente a Fermignano, vecchia conoscenza dei militari operanti poiché coinvolto nelle operazioni Piazza Pulita I e II, dapprima apri pista verso XHAHYSA Bruno, ha poi rivelato un altro canale di spaccio sull’asse Fossombrone-Fermignano, infatti, lo stesso si riforniva dal “fossombronese” BAZYUK Mykhaylo.

  • BAZYUK Mykhaylo, 21enne, cittadino ucraino, non nuovo alla cronaca per aver effettuato un accoltellamento a Fossombrone;

  • XHAHYSA Bruno, 26enne, albanese, residente a Mondavio, agisce nella bisettrice Monterado-Marotta. Fornitore di IZIERI, BARATTO e OLIMPIO. Il padre fu arrestato dai CC di Saltara per detenzione ai fini di spaccio di 100g di cocaina.

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