Si è tenuta nella mattinata odierna una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Luigi Pizzi a cui hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia, i Comandanti della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Stradale, il Presidente della Provincia, i Sindaci di Pesaro, di Fano e di Urbino, il Comandante della Polizia Municipale di Pesaro.

Nel corso della riunione ed a seguito dei noti tragici eventi accaduti a Parigi il 13 novembre 2015, sono state esaminate le ulteriori misure di prevenzione da attuare al fine di scongiurare atti terroristici nell’ambito della Provincia.

In via preliminare, è stata unanimemente sottolineata l’esigenza che, mai come in questo momento, si rende necessaria la massima sinergia e collaborazione, peraltro già esistente, tra tutte le Istituzioni, statali e locali, affinché ciascuna possa fornire, nell’ambito delle rispettive competenze, il proprio contributo nei vari settori della complessiva attività di prevenzione e di controllo atta a garantire, nella misura massima possibile, la sicurezza dei cittadini.

A tale fine, si è ritenuto, in primo luogo, indispensabile un’intensificazione dell’attività di controllo nelle zone più degradate dei maggiori Comuni della Provincia, consistente, non soltanto in una maggiore presenza delle Forze di Polizia e delle Polizie Locali in tali aree, ma anche nell’effettuazione di capillari controlli anagrafici volti a “fotografare” costantemente, soprattutto la presenza di cittadini extracomunitari, e ciò, in particolare, nell’area del Comune di Urbino denominata “Urbino 2”, ove si registra, da tempo, una notevole vivacità degli spostamenti dei residenti e quindi un frequentissimo mutamento delle persone fisiche presenti nelle singole abitazioni.

Tali controlli verranno poi accompagnati da verifiche attinenti la regolarità delle forniture delle varie utenze che saranno svolte dalle Polizia Municipali con il concorso delle Forze di Polizia statali.

Si è altresì stabilito, sia pure in una prospettiva più a medio o lungo termine, l’implementazione della videosorveglianza nei Comuni di Pesaro e di Fano e l’installazione di un complesso sistema di telecamere nel Comune di Urbino sulla base di un progetto già predisposto, che sarà in tempi brevi sottoposto al vaglio del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Nel corso della riunione sono state inoltre fornite indicazioni ai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali sulle aree dei rispettivi territori maggiormente “a rischio” sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, nelle quali verranno intensificati i servizi di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia, cui dovranno concorrere, in misura maggiore rispetto a quella attuale, anche gli appartenenti alle Polizie Municipali.

Terminata la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, si è tenuta, a seguire, una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, nel corso della quale sono stati individuati gli obiettivi sensibili da tutelare con maggiore intensità secondo modalità operative di dettaglio che saranno stabilite in un tavolo tecnico che si terrà in Questura nella giornata di domani.

Per quanto concerne, in particolare, le aree portuali di Pesaro e di Fano, si è preso atto che, sin dalla giornata di sabato 14 novembre scorso, è stata attuata un’intensificazione delle ronde ad opera dei militari della Guardia Costiera, cui si accompagnerà un’attività di verifica del personale imbarcato sulle imbarcazioni da pesca.

E’ stata inoltre esaminata la frequentazione dei Centri culturali islamici presenti in provincia prendendo atto, anche in questo caso, che sussiste, da tempo, una piena collaborazione tra i responsabili di tali Centri e le Forze di Polizia, in specie con la Questura, finalizzata ad individuare prontamente soggetti che potrebbero anche soltanto far ipotizzare simpatie o forme di fiancheggiamento con gruppi terroristici di matrice islamica.

Si è comunque concordato, anche in tale settore, il rafforzamento dell’attività informativa nonché dei controlli anche nei confronti dei lavoratori extracomunitari che stagionalmente od occasionalmente svolgono la propria attività nel settore agricolo o forestale.

In entrambe le predette riunioni si è altresì unanimemente dato atto della circostanza che sinora non sono emersi elementi o segnali tali da far temere la perpetrazione , nell’ambito del territorio provinciale, di iniziative o atti criminosi di tipo terroristico, in virtù anche dell’efficace attività di prevenzione posta in essere che sarà rafforzata secondo le modalità sopra illustrate.

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