Ieri pomeriggio i carabinieri della stazione di Fano hanno tratto in arresto A. D. 39enne ucraino, senza fissa dimora, sorpreso mentre stava tentando di rubare apparecchiature fotografiche all’interno di un grande negozio di materiale elettronico.

Tutto nasce da un allarme scattato a seguito della rottura dell’espositore in vetro presente all’interno del centro commerciale. Interviene il direttore e l’uomo che aveva provocato la rottura, scusandosi, giustifica l’accaduto come un fatto accidentale assumendosene la responsabilità. Non convinto, il direttore controlla le immagine dell’impianto di videosorveglianza ripercorrendo a ritroso i movimento dell’uomo fin dal suo ingresso.

Effettivamente dai filmati era possibile notare come l’uomo fosse entrato esclusivamente con l’intenzione di appropriarsi delle macchine fotografiche provando più volte a forzare il vetro con le mani finché, all’ennesimo tentativo, non ne provocava la rottura.

Durante queste fasi di verifica venivano avvisati i carabinieri che arrivavano dopo pochi minuti sul posto, appena in tempo prima che l’uomo potesse darsi alla fuga.

Sebbene privo di documenti veniva accertata l’identità tramite le impronte scoprendo di trovarsi di fronte ad un “professionista” nello specifico settore avendo collezionato innumerevoli arresti in provincia di Treviso, Bologna e Milano.

Tratto in arresto in flagranza di reato per tentato furto aggravato è stato trattenuto in cella di sicurezza in attesa del processo che si è celebrato oggi. Il Giudice, dopo la convalida, ha condannato l’uomo a 10 mesi di reclusione e 140 euro di multa, pena sospesa, disponendo la misura dell’obbligo di dimora in provincia di Treviso.

Sull’uomo pende anche un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

 

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