Mercoledi 15 dicembre si è tenuta l’assemblea dei tour operator dell’incoming delle Marche all’Hotel Villa Sorriso di Senigallia.

Un appuntamento per fare il punto sullo stato del turismo a livello regionale ed a livello nazionale con la presenza di Gianni Rebecchi, Presidente Nazionale di Assoviaggi, (la più importante associazione di categoria di agenzie di viaggi e tour operator nazionale.)

Inside Marche Live, l’Associazione dei tour operator dell’incoming delle Marche, ha raggiunto quota 28 tour operator in tutta la regione Marche (ultimo ingresso Base camp di Fabriano) e nei prossimi giorni incontrerà il Presidente Acquaroli, che riveste anche il ruolo di Assessore al turismo per confrontarsi sulle strategie turistiche della regione marche.

Durante l’incontro sono emersi i problemi che colpiscono il turismo organizzato, un settore praticamente fermo da due anni.

A livello nazionale si parla di 13.000 imprese e 80.000 posti di lavoro a rischio, con oltre 20 miliardi di fatturato persi da inizio pandemia.

Nonostante i segnali positivi che si sono registrati durante la seconda parte dell’estate nelle località di vacanza che si rivolgono principalmente alla domanda italiana, il segno meno continua a prevalere.

Il calo delle presenze turistiche rispetto al corrispondente periodo del 2019 prosegue. Le destinazioni che soffrono maggiormente sono quelle orfane dei turisti stranieri.
Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, nel periodo che va da gennaio ad agosto la spesa dei turisti stranieri in Italia è crollata del 61,4%, da 30,7 a 11,9 miliardi di euro. Nei grandi centri il calo è maggiore, ma la situazione di difficoltà è generalizzata.

Nelle Marche il settore del turismo organizzato chiuderà il 2021 con una perdita di oltre il 60% rispetto al 2019. Nei due anni, la perdita complessiva è di svariate decine di milioni di euro.

E’ un quadro desolante quello che si prospetta per le prossime vacanze natalizie: gli italiani un pò si muoveranno, restando soprattutto nei confini nel proprio paese e tenendo ben a mente le misure di sicurezza contro la diffusione del covid.

La situazione di incertezza, le ulteriori restrizioni e la presenza di una nuova variante del virus hanno fatto da deterrente alla ricerca di svago e divertimento tipici dell’ultimo dell’anno

Ecco quanto è emerso dalla riunione, alla quale ha partecipato anche Roberto Borgiani, direttore regionale Confesercenti, che condivide ed è vicina ai tour operator incoming:

LE RICHIESTE DEL SETTORE agenzie di viaggio e tour operator alla Regione Marche

a- nella manovra di bilancio inserire almeno 500 mila euro a fondo perduto per la categoria OTIM, ovvero operatori turismo incoming marche (per es. utilizzando i residui del Bando dedicato agli OTIM, inizialmente erano 600mila euro, si stima ne siano stati utilizzati solo 50mila euro) questo perchè per risollevare il comparto c’è necessità di sostegni poderosi che rendano sostenibile la ripresa

b- prevedere un nuovo “bando accoglienza 75%” per rilanciare settore nel 2022 ed organizzare una maggiore condivisione di interventi per la promozione in Italia ed all’estero

c- condividere le scelte su ruolo e attività della nuova Agenzia regionale del  Turismo e internazionalizzazione

 

Sul livello nazionale il focus è stato sulle seguenti misure che ha illustrato Gianni Rebecchi

1- Nuovi contributi a Fondo perduto

2- Prolungamento Cassa integrazione per il turismo

3- Proroga dei crediti imposta sulle locazioni

4- Riconoscimento vaccini extra UE e nuovi corridoi turistici

 

Da oggi si aggiunge poi l’obbligo, per i viaggiatori in arrivo in Italia da tutti i Paesi dell’Unione europea, di quarantena se non vaccinati e di tampone rapido anche se immunizzati.

Una decisione che mostra una scarsa considerazione del mondo del turismo e rischiano di pesare anche sull’andamento del 2022.
Senza aiuti immediati ai tour operator e alle adv, rischiamo di far saltare il settore.

Come già detto da attenti osservatori le gite fuori porta non bastano più per salvare i conti.
Occorre poter fare molto, molto di più.


L’appello è stato unanime per chiedere a Garavaglia di intervenire sulle misure nazionali e ad Acquaroli sulle richieste a livello regionale.

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