Il direttore della CNA Claudio Tarsi “Orgogliosi che Tommaso e Viviana abbiano creato uno spazio che potrà diventare occasione di incontri e contaminazioni”

PESARO – Una bella e interessante mostra sull’opera dell’editore, produttore e imprenditore illuminato, Gianni Sassi è ospitata da qualche giorno (e lo rimarrà fino al 5 novembre) a Casa Bucci, il “nuovo” antico spazio in strada della Romagna ai piedi del San Bartolo, che è stato il laboratorio-fabbrica-studio-bottega di Franco Bucci, glorioso artista ed ex dirigente della CNA. In quello stesso luogo, che ora si chiama per l’appunto «Casa Bucci», e che è tornato ed essere sede di iniziative e luogo di incontro, la figlia Viviana e il nipote Tommaso hanno deciso di allestire la mostra «La Gola e Gianni Sassi fra Pesaro e le Marche». Un’esposizione di oggetti, memorabilia, opere del visionario art director e imprenditore culturale milanese, amico fraterno di Franco Bucci di cui ricorrono i trent’anni dalla scomparsa (1993). Una mostra anteprima che anticipa tutte le tematiche che a Casa Bucci e nell’annesso Museo dell’Uso (a cui sarà affidata la cura degli archivi fisici e digitali), espone le tecniche di cultura materiale, la condivisione della memoria per dialogare con il futuro. Iniziativa salutata con entusiasmo anche dal vicesindaco Daniele Vimini, felice che Pesaro si arricchisca di un altro luogo votato alla cultura.

“Uno spazio importante – aggiunge Claudio Tarsi direttore CNA di Pesaro e Urbino – che diventerà punto di riferimento e di incontro per tante iniziative ma soprattutto un luogo in cui si rinnova una tradizione gloriosa e piena di storia come quella legata a Franco Bucci. Abbiamo accolto con piacere l’adesione all’associazione del giovane Tommaso, nipote dello storico artista-artigiano, convinti che assieme a Viviana, potrà dare vita ad una serie di attività che renderanno quel posto la casa di tanti artigiani, artisti, amanti dell’arte e della cultura”.

La mostra dedicata Gianni Sassi è un omaggio a un importante protagonista della scena culturale italiana degli anni 70/90 (a Milano nel 2023 sono già in programma diversi eventi legati alla sua figura), incentrato sul suo forte legame con Pesaro, che ha frequentato per anni. Molti importanti progetti, anticipatori di tematiche ancor oggi fondamentali, sono infatti nati nelle cene convivio sul Colle San Bartolo, a cui partecipavano intellettuali, poeti, artisti e comunicatori del territorio del calibro di Massimo Dolcini, Eliseo Mattiacci, Paolo Volponi, Gianfranco Mariotti. Una sezione è dedicata a La Gola, la rivista «del cibo e delle tecniche di vita materiale» pubblicata dal 1982 al 1988, che ha rivoluzionato la visione del cibo, nata proprio dalle frequentazioni estive pesaresi di Sassi (che già pubblicava la prestigiosa rivista Alfabeta): non a caso la grafica dei primi numeri è firmata dal pesarese Massimo Dolcini, importantissimo graphic designer italiano. La Gola gettò le basi per la nascita del movimento Slow Food anticipandone le tematiche. In mostra anche due sezioni speciali: Arbeit macht frei a 50 anni dal primo album degli Area, la cui registrazione iniziò negli studi Fonorama di Milano il 6 luglio 1972, pubblicato nell’anno successivo dalla Cramps Records fondata da Sassi e dal suo socio storico Sergio Albergoni. A sorpresa, in mostra c’è anche una «chicca» che riguarda la copertina del disco Arbeit macht frei. E poi la Coop e le ricette dal mondo. Non potevano mancare le tracce della lunga collaborazione di Sassi con la Coop, iniziata nel 1980, per la quale curò decine di libretti di ricette e le mostre gli Stili del Corpo, anticipando la visione di un consumo colto e informato.

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