Dopo una giornata dedicata interamente alla danza, il Festival Dance Immersion prosegue il suo percorso all’interno della poetica pasoliniana con il recital in esclusiva di Anna Bonaiuto “… non sempre la passione è grazia” in scena al Teatro Comunale di Cagli giovedì 27 agosto alle ore 21.15.  Il recital sarà preceduto da un’introduzione a cura di Matteo De Simone, che studia il rapporto tra psicoanalisi e arte, con “Una disperata vitalità. La poetica di Pier Paolo Pasolini tra tradizione e profezia”.

Anna Bonaiuto ricorda di Pasolini: “Il modo in cui racconta una società distrutta, la capacità di sentire l’avvicinarsi della catastrofe. La sua sofferenza, anche. Una sofferenza che nasce da un profondo amore per la vita. Pasolini era un profeta, Una volta lo vidi mangiare in una trattoria a Roma. Rimasi molto colpita da questa faccia che esprimeva insieme forza e educazione. Io leggevo i suoi articoli, mi piacevano i suoi film, i miei miti da ragazza erano lui e la Magnani. Oggi Pasolini è citato spesso a sproposito, soprattutto da quelli che sono ben felici che non ci sia più, la profondità del suo pensiero, senza sconti per alcuno, neanche per se stesso, ancora oggi è causa di rancori, paura, invidie.”

Pasolini pensava che l’atto poetico dovesse essere diretto, intenso, capace di verità, autentico come appunto la vita stessa. Sentiva la sua responsabilità di poeta: verso gli altri, verso se stesso, la scrittura doveva avere sempre una sua etica. Per questo si sentiva sempre inadempiente al compito che si era proposto, era in conflitto perenne con se stesso,  una sorta  di amaro controcanto  a ogni verso, come un pugnale piantato nella schiena, a tradimento. Rispetto alla parola “poetica” la vita è costretta a rimanere in posizione laterale, senza mai poter raggiungere un’intesa armonica.  Non resta che inseguirla, la  vita, rinnovando e ridefinendo come fosse sempre la prima volta quel sacro  e maledetto gesto del dire tutto che è medicina e droga insieme, a ogni  nuova parola, nuovo verso, nuova poesia, nuovo libro.

Nella seconda parte della serata la Compagnia MeF Ensemble proporrà variazioni  di danza tratte da “Vivo e Coscienza”.

Alle ore 18, prosegue la maratona video-cinematografica nel Ridotto del Teatro Comunale con “La voce di Pasolini” docu-film del 2005 (tratto dalla sceneggiatura di “Porno-Teo-Kolossal” di Pasolini ) diretto da Mario Sesti e Matteo Cerami, con la voce fuori campo di Toni Servillo.

Previous post

Coltivare i frutti della Legalità: 32 giovani da tutta Italia a Isola del Piano

Next post

Megarecinti per paura dei lupi, interviene il Sindaco di Urbino Maurizio Gambini

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.