La legge integra le norme in materia di corsi d’acqua prevedendo convenzioni tra Regione, enti locali e soggetti privati. Gli interventi nell’asta terminale potranno essere finanziati utilizzando almeno l’80% dei canoni per l’ormeggio.

«Dopo anni di emergenze, abbiamo trovato una soluzione per tutelare gli ormeggi e prevenire stabilmente il problema degli accumuli alla foce del fiume Foglia che non consentono alle imbarcazioni di uscire in mare in sicurezza». Andrea Biancani, Vicepresidente del Consiglio regionale, commenta con soddisfazione il via libera di oggi della Terza Commissione Gestione del territorio alla proposta di legge, di cui è primo firmatario, per superare l’annoso problema del “tappo” nella parte finale del fiume. La proposta, sottoscritta anche dai consiglieri regionali Micaela Vitri (Pd) e Nicola Baiocchi (FdI), è stata approvata all’unanimità e integra le norme in materia di corsi d’acqua con un articolo specifico dedicato alla “rimozione di parte dei sedimenti della barra di foce”, allo scopo di garantire la sicurezza della navigazione dell’asta terminale. Una condizione che si verifica esattamente nel caso del fiume Foglia, unica foce navigabile con concessioni di ormeggio. «La foce del Foglia – ricorda Biancani –, grazie a un precedente intervento normativo, è stata inserita, per le sue caratteristiche peculiari, nel Piano regionale dei porti, dove vengono individuati i punti autorizzati all’ormeggio. Con questa nuova legge la Regione contribuirà alle spese per rimuovere periodicamente dalla barra di foce la quantità di detriti che causa l’abbassamento del fondale e la conseguente impossibilità delle barche di navigare in sicurezza verso il mare. E’ stata prevista inoltre – aggiunge – la possibilità della Regione di stipulare convenzioni con gli enti locali, in questo caso il Comune, e i privati, come le associazioni, per eseguire gli interventi, destinando a tale scopo una quota non inferiore all’80% dei canoni versati. L’obiettivo – rimarca Biancani – è quello di evitare che ai proprietari di piccole imbarcazioni, soggetti al pagamento di un canone per ormeggiare e navigare, sia impedito il diritto di usufruire del transito in sicurezza». Il problema della imbarcazioni bloccate sulla foce è stato fino a questo momento risolto con interventi tampone, spesso rinviati per la mancanza di liquidità, «d’ora in poi sarà possibile programmare piccoli interventi, prima di arrivare a situazioni di emergenza, potendo contare, approssimativamente, su circa 10mila euro all’anno di risorse regionali provenienti dai canoni. E’ una soluzione che unisce tutti i soggetti coinvolti, individuata dopo alcuni incontri che ho promosso tra i rappresentanti del Comune e delle associazioni, che ringrazio»«Ringrazio anche il Presidente Antonini e la Terza Commissione – conclude Biancani – per aver accolto la proposta presentata insieme ai consiglieri regionali Vitri e Baiocchi, i quali hanno condiviso l’importanza di risolvere una criticità storica e molto avvertita dal territorio. Mi auguro che la legge possa essere discussa e approvata in Aula il prima possibile per consentire l’immediata operatività».

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