“Sono fortemente contrario all’istituzione del Parco Nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna e ho messo nero su bianco il ‘no’ al progetto in un atto ufficiale: una mozione presentata all’Assemblea legislativa delle Marche”. Parole nette quelle del consigliere regionale Federico Talè, che riprende: “l’ipotesi di parco, che interesserebbe un’area ampissima di 35mila ettari su tre regioni e 18 comuni, va assolutamente respinta, innanzitutto perché è nata senza il coinvolgimento di chi questi territori li vive e li salvaguardia da sempre. Agricoltori, allevatori, piccoli artigiani, commercianti, che faticosamente continuano ad abitare e ad operare in zone difficili e che sarebbero ulteriormente penalizzati dalle limitazioni previste nel regolamento di un parco nazionale. Veri e propri vincoli a livello edilizio, sulle attività agricole, forestali e di allevamento, a cui si aggiungerebbero restrizioni sulla raccolta dei funghi e dei tartufi, sull’esercizio venatorio, sull’organizzazione di manifestazioni motoristiche e molto altro. Addirittura, nelle zone definite ‘A’ e ‘B’ di certi parchi è vietato anche portare i propri cani”. “Va pure rimarcato – aggiunge Talè – che queste aree sono già sottoposte ad una serie di restrizioni derivanti dal SIC (Siti di Interesse Comunitario) e dallo ZPS (Zone di Protezione Speciale destinate alla conservazione delle biodivesità) e non è proprio il caso di introdurvi nuovi vincoli>. C’è poi l’aspetto economico: “quasi tutti i parchi nazionali – evidenzia il consigliere – versano in uno stato gestionale precario e si caratterizzano per la scarsità dei fondi statali a disposizione e per la pressoché totale mancanza di reali ritorni, indennizzi e benefici che dovrebbero avere i territori. Non è istituendo un parco nazionale che si rilanciano e si valorizzano le aree montane e si creano opportunità per i loro abitanti, ma piuttosto incrementando i servizi, migliorando i collegamenti con la fascia collinare e quella costiera e introducendo sgravi fiscali per coloro che ci vivono e lavorano”. “Muovendo da queste considerazioni – prosegue Federico Talè – la finalità della mozione che ho presentato è netta: impegnare la giunta delle Marche ad esprimersi contrariamente in tutte le sedi e a tutti i livelli istituzionali a qualsiasi ipotesi di costituzione del parco. Auspico che questo atto di indirizzo possa ottenere la massima condivisone, a partire da quella dei colleghi del Partito Democratico>. E proprio con un’esortazione al Pd termina la nota di Federico Talè: “E’ necessario che su questo argomento il nostro partito assuma una posizione chiara e univoca contro il parco, sia a livello regionale che provinciale”.

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